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Guida aziendale al passaggio al voip entro il 2025

Passaggio da ISDN a VoIP dal 2025: tutto quello che c’è da sapere

A partire dal 2025, in Italia e nel resto d’Europa, le tradizionali linee telefoniche ISDN e analogiche verranno gradualmente dismesse per lasciare spazio alla fonia su IP (VoIP).

Si tratta di un passaggio irreversibile e del risultato di un programma di ammodernamento in tutto il Vecchio Continente che accompagna lo spegnimento graduale delle centrali in rame e la migrazione verso reti in fibra.

Per le imprese la conseguenza è chiara: la migrazione non è più rinviabile. Restare ancorati al rame significa esporsi a interruzioni di servizio — telefonia che non squilla, fax che non trasmettono, POS, allarmi, ascensori e citofoni che smettono di comunicare — proprio quando la centrale di zona viene dismessa. Al contrario, programmare per tempo il passaggio al VoIP consente di mettere in sicurezza i servizi, ridurre i costi operativi e accedere a funzionalità più evolute (softphone, app, integrazioni, scalabilità tra sedi).

È utile chiarire che non esiste una data unica valida per tutti. Gli operatori stanno procedendo per lotti e per aree, con calendari differenziati. La direzione però è univoca: dal rame all’IP.

 

Cosa succede in Italia?

In Italia il percorso è già in atto. Il 2025 porterà allo spegnimento di una quota significativa di centrali in rame, nell’ambito del più ampio piano di dismissione guidato da TIM. Il primo lotto (avvio 25 maggio 2024) ha coinvolto 62 centrali in 54 Comuni di 11 regioni. L’Autorità AGCOM ha autorizzato la dismissione di oltre 1.300 centrali entro fine 2025 e il programma prevede di arrivare a circa 6.700 chiusure entro il 2028.

Per le aziende questo significa che le linee ISDN/analogiche collegate alle centrali interessate saranno progressivamente cessate o migrate: chi utilizza ancora ISDN deve programmare il passaggio al VoIP per tempo.

 

Cosa fare: il VoIP come alternativa

In questo contesto, la migrazione verso una soluzione VoIP rappresenta la strada più sicura e sostenibile. Il VoIP convoglia tutta la comunicazione aziendale — voce, fax, citofonia e servizi ausiliari — sulla connessione Internet, offrendo continuità, flessibilità e una gestione più semplice.

Se utilizzi già il nostro centralino, puoi rivolgerti a noi anche per attivare le linee VoIP e gestire tutto con un unico fornitore.

Prima di scegliere la soluzione tecnica, è utile capire dove l’ISDN mostra i suoi limiti e cosa abilita il VoIP nella pratica di tutti i giorni.

Le principali limitazioni delle linee ISDN

  • Numero limitato di chiamate simultanee
  • Costi elevati di manutenzione e aggiornamento
  • Dipendenza da dispositivi fissi
  • Limitazioni geografiche sulla numerazione

I vantaggi del VoIP

  • Portabilità del numero: mantieni i tuoi numeri telefonici attuali
  • Maggiore flessibilità: puoi aumentare le chiamate contemporanee in base alle esigenze
  • Unico riferimento tecnico: linea e centralino gestiti insieme, senza rimbalzi
  • Chiamate ovunque: ricevi ed effettui chiamate su qualsiasi dispositivo
  • Gestione cloud: amministri le comunicazioni da piattaforme intuitive
  • Funzionalità avanzate: integri trascrizioni, reportistica e segreteria virtuale

Per un quadro pratico dei benefici operativi leggi il nostro articolo sui vantaggi di passare al VoIP.

E se non si migra? Ecco cosa può accadere quando la centrale di zona viene dismessa.

 

Cosa rischiano le aziende che non migrano

Il rischio maggiore è l’interruzione dei servizi agganciati a linee tradizionali: non solo telefoni e fax, ma anche POS, sistemi d’allarme, ascensori, citofoni, telemetrie e dispositivi M2M che utilizzano il PSTN/ISDN. Senza una migrazione o adeguamento, questi apparati potrebbero smettere di funzionare allo switch-off.

Ulteriori impatti:

  • Numerazioni aziendali: senza portabilità verso SIP/VoIP, si rischia di perdere l’operatività dei numeri
  • Contact center e IVR: downtime, code che non squillano, SLA a rischio
  • Compliance: nei settori regolamentati, l’indisponibilità dei canali voce può incidere su continuità operativa e adempimenti

 

FAQ 

C’è una scadenza unica nel 2025?
No. Il 2025 è un anno‑chiave con molti spegnimenti locali, ma il piano procede per lotti in base alla centrale; il completamento è previsto su più anni.

La mia ISDN (BRI/PRI) funziona finché ho portante?
Finché la centrale di riferimento non viene spenta. Alla dismissione, il servizio cessa o va migrato a soluzioni IP (SIP/VoIP).

Quali servizi “nascosti” rischio di perdere?
Oltre alla fonia: fax, POS, allarmi, ascensori, citofoni, telemetria. Serve un assessment per capire se vanno migrati a gateway IP o sostituiti.

Se non ho FTTH?
I servizi VOIP possono funzionare anche su FTTC o FWA con i giusti profili e una QoS corretta.

Quanto tempo serve?
Dipende da numerazioni, sedi, apparati speciali e contratti. Tra assessment e go‑live è prudente prevedere alcune settimane, soprattutto se è necessaria la portabilità.

 

Comitel ti supporta nel passaggio

Per molte realtà, il 2025 coincide con l’accelerazione dello switch‑off: rimandare significa esporsi a interruzioni operative e disservizi. Una migrazione pianificata al VoIP — con adeguata connettività, sicurezza e continuità — consente invece di guadagnare in affidabilità e funzionalità.

Se desideri una valutazione rapida dell’impatto sulle proprie linee e un piano di migrazione senza interruzioni, possiamo affiancarti con un’analisi tecnica e un progetto su misura per voce e connettività.

 

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