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Smartphone con app per la doppia autenticazione.

Doppia autenticazione, sempre più essenziale

La doppia autenticazione: un pilastro della sicurezza informatica moderna

In un mondo sempre più interconnesso, la sicurezza dei dati aziendali è diventata una priorità assoluta. Con l’aumento degli attacchi informatici e delle violazioni, diventa fondamentale adottare misure avanzate per proteggere le informazioni sensibili.

Perché la doppia autenticazione non è più un optional

Nel 2024 oltre il 99,9 % degli attacchi basati su password rubate è stato bloccato grazie all’adozione della doppia autenticazione (MFA) – Microsoft Digital Defense Report 2024– eppure solo il 60 % delle aziende italiane la utilizza regolarmente. Contemporaneamente, la Direttiva NIS2 ha inserito l’MFA tra i requisiti minimi di sicurezza per le PMI obbligate, e il GDPR ne raccomanda l’adozione come best practice per la tutela dei dati personali.

In questo articolo vedremo cos’è la doppia autenticazione, come funziona nella modalità tramite applicazione, quali vantaggi concreti offre alle organizzazioni di ogni dimensione e come prepararsi fin da subito ai nuovi obblighi normativi.

Cos’è la doppia autenticazione?

La doppia autenticazione è un processo di sicurezza che richiede all’utente di fornire due diverse forme di identificazione per accedere a un account o a un sistema. Questi fattori di autenticazione sono generalmente suddivisi in tre categorie:

  1. Qualcosa che conosci: ad esempio una password o un PIN.
  2. Qualcosa che possiedi: un dispositivo fisico, come uno smartphone o un token hardware.
  3. Qualcosa che sei: dati biometrici, come l’impronta digitale o il riconoscimento facciale.

L’obiettivo principale dell’autenticazione a due fattori è quello di aumentare la difficoltà per eventuali malintenzionati di accedere a un sistema. Anche se un hacker riuscisse a ottenere la password di un utente, non potrebbe comunque accedere senza il secondo fattore, che di solito consiste in un codice generato da un’applicazione sullo smartphone o inviato via SMS.

Perché la doppia autenticazione è fondamentale?

Con l’aumento delle violazioni di sicurezza, delle tecniche di phishing e delle campagne di attacco sempre più sofisticate, le password da sole non sono più sufficienti per garantire la protezione degli account. Secondo numerosi studi, una delle principali cause di violazioni di sicurezza è l’utilizzo di password deboli o facilmente intuibili.

L’autenticazione a due fattori fornisce un livello aggiuntivo di sicurezza, rendendo più complesso per gli hacker ottenere un accesso non autorizzato. Questo secondo fattore, che può essere un codice temporaneo, un’applicazione di autenticazione o un dispositivo fisico, rende estremamente difficile accedere senza la presenza fisica dell’utente autorizzato.

Come funziona la doppia autenticazione tramite applicazione?

Uno dei metodi più comuni e sicuri per implementare il doppio fattore di autenticazione è tramite un’applicazione di autenticazione, come Google Authenticator, Authy o Microsoft Authenticator. Queste app generano codici temporanei (generalmente validi per circa 30 secondi) che devono essere inseriti dopo l’immissione della password.

Ecco come funziona:

  1. L’utente inserisce il proprio nome utente e la password per accedere a un account.
  2. Il sistema richiede un codice di verifica aggiuntivo generato dall’applicazione di autenticazione installata sul dispositivo dell’utente.
  3. L’utente apre l’applicazione e inserisce il codice temporaneo fornito.
  4. Solo dopo l’inserimento corretto di entrambi i fattori, l’utente ottiene l’accesso al sistema.

Questo meccanismo offre diversi vantaggi rispetto all’autenticazione via SMS, che può essere vulnerabile a tecniche di attacco come il SIM swapping. Utilizzando un’applicazione, il codice generato è disponibile solo sul dispositivo dell’utente e non può essere intercettato da terze parti.

Vantaggi dell’autenticazione 2FA

Implementare la doppia autenticazione tramite applicazione consente agli utenti di migliorare notevolmente la sicurezza dei loro account. I principali vantaggi includono:

  1. Protezione avanzata: Anche se un hacker riesce a ottenere la password, non può accedere senza il secondo fattore.
  2. Riduzione del rischio di phishing: Gli attacchi di phishing sono una delle minacce più comuni nel panorama della sicurezza informatica. La 2FA protegge contro questi attacchi aggiungendo un ulteriore livello di verifica che non può essere facilmente sottratto con il phishing.
  3. Semplicità di utilizzo: Le app di autenticazione sono facili da usare e non richiedono alcuna connessione a internet per generare i codici.
  4. Flessibilità: La 2FA può essere implementata in vari contesti, dalle applicazioni personali ai sistemi aziendali critici, garantendo un livello di sicurezza adattabile a diverse esigenze.

Tipologie più comuni di doppia autenticazione

La doppia autenticazione (2FA) può essere implementata in vari modi, utilizzando diversi tipi di secondo fattore per confermare l’identità dell’utente. Ecco alcuni dei metodi più comuni:

  1. Codici inviati via SMS: è uno dei metodi più utilizzati: dopo aver inserito la propria password, l’utente riceve un codice temporaneo via SMS sul proprio numero di cellulare, da inserire per completare l’accesso. Pur essendo semplice e largamente adottato, questo approccio presenta vulnerabilità, come il rischio di attacchi di SIM swapping, in cui un malintenzionato può assumere il controllo del numero telefonico della vittima.
  2. App di autenticazione: strumenti come Google Authenticator, Microsoft Authenticator o Authy generano codici temporanei (validi circa 30 secondi) da inserire dopo la password. A differenza degli SMS, questi codici non possono essere intercettati facilmente, rendendo l’app una soluzione molto più sicura e affidabile.
  3. Token hardware: un token hardware è un dispositivo fisico che genera un codice univoco per ogni tentativo di accesso. Questi dispositivi sono molto sicuri perché richiedono la presenza fisica del token per accedere.
  4. Autenticazione biometrica: utilizza elementi unici dell’utente, come impronta digitale, riconoscimento facciale o scansione dell’iride. È una modalità estremamente sicura, ma richiede dispositivi compatibili e può comportare costi più elevati.
  5. Chiavi di sicurezza USB: simili ai token fisici, si collegano direttamente al dispositivo dell’utente e abilitano un secondo livello di verifica. Richiedono l’accesso fisico al dispositivo e, per questo, sono particolarmente efficaci contro tentativi di accesso remoto non autorizzato.

Sistema di autenticazione a più fattori (MFA) e autenticazione a due fattori (2FA) a confronto

Sebbene spesso si parli di autenticazione a due fattori (2FA) e autenticazione a più fattori (MFA) in maniera intercambiabile, ci sono differenze importanti tra i due concetti.

  • Autenticazione a due fattori (2FA): È un sottotipo specifico di MFA che richiede esattamente due fattori di autenticazione. Come spiegato, la 2FA utilizza tipicamente una combinazione di “qualcosa che conosci” (come una password) e “qualcosa che possiedi” (come un dispositivo o un’applicazione di autenticazione) per garantire che solo gli utenti autorizzati possano accedere ai sistemi o agli account.
  • Autenticazione a più fattori (MFA): L’MFA si riferisce a qualsiasi sistema di autenticazione che utilizza più fattori di autenticazione, non limitandosi a due. Ad esempio, un sistema MFA può richiedere una password (qualcosa che conosci), un codice inviato tramite un’app di autenticazione (qualcosa che possiedi) e un’impronta digitale (qualcosa che sei). Questo approccio offre un livello di sicurezza ancora più alto rispetto alla 2FA, poiché aggiunge ulteriori barriere per gli attaccanti.

In sostanza, mentre la 2FA richiede esattamente due fattori di autenticazione, l’MFA può includere tre o più fattori, aumentando ulteriormente la complessità e la sicurezza del sistema.

Doppio fattore di autenticazione nel contesto aziendale

La protezione dei dati aziendali è una priorità assoluta per qualsiasi organizzazione. Gli attacchi mirati a violare sistemi aziendali sono sempre più sofisticati, con obiettivi specifici come il furto di informazioni finanziarie o di proprietà intellettuale. Implementare l’autenticazione a due fattori per i dipendenti riduce significativamente il rischio di violazioni e accessi non autorizzati, aumentando così la sicurezza complessiva dell’infrastruttura IT.

In particolare, la doppia autenticazione è una soluzione consigliata per proteggere l’accesso a:

  • Piattaforme di gestione aziendale (ERP, CRM, etc.): questi sistemi contengono informazioni critiche su clienti, dipendenti e fornitori.
  • Strumenti di collaborazione: applicazioni come Microsoft Teams, Slack e Google Workspace vengono utilizzate quotidianamente per scambiare informazioni sensibili.
  • Accesso remoto: con il crescente utilizzo del lavoro a distanza, la protezione dell’accesso remoto ai sistemi aziendali è fondamentale per garantire la sicurezza.

L’implementazione della doppia autenticazione in un contesto aziendale non solo protegge i dati sensibili, ma può anche contribuire a migliorare la conformità con normative di sicurezza internazionali, come il GDPR e il NIS2, che richiedono misure adeguate per la protezione dei dati personali.

Il sistema di autenticazione a due fattori è sicuro?

L’autenticazione a due fattori (2FA) è generalmente considerata un metodo sicuro per proteggere gli account, soprattutto se confrontata con l’uso delle sole password. Tuttavia, come ogni tecnologia, non è completamente immune a rischi. Ecco alcuni punti chiave che dimostrano sia la robustezza che le possibili vulnerabilità del sistema:

  1. Sicurezza migliorata: L’elemento chiave della 2FA è che aggiunge un ulteriore livello di protezione. Anche se un hacker riesce a ottenere la password di un utente, non potrà accedere al sistema senza il secondo fattore, che potrebbe essere un codice generato da un’applicazione o una chiave fisica. Questo riduce drasticamente il rischio di accessi non autorizzati.
  2. Protezione contro phishing e attacchi automatizzati: L’autenticazione a due fattori è estremamente efficace contro gli attacchi di phishing. Anche se un utente fornisse inavvertitamente la propria password a un malintenzionato tramite un’email di phishing, l’aggressore non sarebbe in grado di superare il secondo livello di autenticazione senza il fattore aggiuntivo.
  3. Vulnerabilità specifiche: Non tutti i metodi di 2FA offrono lo stesso livello di sicurezza. Ad esempio, i codici inviati tramite SMS possono essere intercettati da attacchi di “SIM swapping”, dove un attaccante prende il controllo del numero di telefono dell’utente. Metodi come le app di autenticazione o i token hardware sono generalmente considerati più sicuri.
  4. Uso sicuro dei dispositivi: La sicurezza della 2FA dipende anche dalla protezione del dispositivo utilizzato per generare il secondo fattore. Se un malintenzionato riuscisse a compromettere il telefono o il computer di un utente, potrebbe potenzialmente accedere anche al secondo fattore. Pertanto, è essenziale che gli utenti proteggano i loro dispositivi con misure aggiuntive, come password, PIN o biometria.

In conclusione, l’autenticazione a due fattori è un sistema sicuro e consigliato per migliorare la protezione degli account, ma è importante scegliere il metodo di 2FA più adeguato e proteggere i dispositivi utilizzati per l’autenticazione. A seconda del contesto, soluzioni come le app di autenticazione o i token hardware possono offrire una sicurezza maggiore rispetto ai codici SMS, rendendo l’accesso ai sistemi aziendali e personali molto più sicuro.

Domande frequenti sulla doppia autenticazione

Rispondiamo ora ad alcune delle domande più frequenti riguardo la doppia autenticazione, con particolare attenzione al contesto aziendale. Questi chiarimenti possono essere utili per chi sta valutando l’implementazione dell’autenticazione a due fattori (2FA) all’interno di un’azienda, oltre che per gli utenti finali.

  1. Come si configura l’autenticazione a due fattori in azienda?

Il processo di configurazione dell’autenticazione 2FA in azienda dipende dal sistema o dalla piattaforma utilizzata. Ecco i passaggi generali che una azienda potrebbe seguire:

  1. Scelta della soluzione: Decidere quale tipo di 2FA implementare (applicazioni come Google Authenticator, dispositivi hardware come token fisici, o metodi biometrico).
  2. Integrazione nei sistemi: Abilitare la 2FA sui sistemi aziendali critici, come software di gestione (ERP, CRM), piattaforme cloud, e strumenti di comunicazione.
  3. Distribuzione agli utenti: Fornire istruzioni ai dipendenti su come installare e utilizzare le applicazioni o i dispositivi scelti.
  4. Formazione e sensibilizzazione: Educare il personale sull’importanza della 2FA e sulle best practice per la sicurezza.
  5. Monitoraggio e gestione: Implementare sistemi di monitoraggio per assicurarsi che tutti i dipendenti utilizzino correttamente l’autenticazione e gestire le situazioni in cui si verifica la perdita del secondo fattore.
  1. Cosa succede se un dipendente perde il dispositivo di autenticazione (telefono o token)?

In caso di smarrimento del dispositivo utilizzato per l’autenticazione a due fattori, è fondamentale avere un piano di recupero. La maggior parte delle soluzioni 2FA aziendali prevede l’uso di backup, come codici di emergenza o dispositivi alternativi. Inoltre, i team IT aziendali possono fornire assistenza nel ripristino dell’accesso, ad esempio disattivando temporaneamente la 2FA o associando un nuovo dispositivo all’account.

È consigliabile implementare politiche che incoraggino i dipendenti a segnalare immediatamente il furto o la perdita dei dispositivi e a fornire procedure chiare per il recupero sicuro degli account.

  1. La doppia autenticazione rallenta i processi aziendali?

L’implementazione della doppia autenticazione può richiedere qualche secondo in più per accedere ai sistemi, ma questo piccolo ritardo è ampiamente compensato dall’aumento significativo della sicurezza. Inoltre, molte soluzioni moderne consentono agli utenti di memorizzare il secondo fattore per determinati periodi di tempo sui dispositivi di fiducia, riducendo così la frequenza con cui devono inserire il secondo fattore.

Nella maggior parte dei casi, i benefici in termini di protezione superano di gran lunga qualsiasi impatto negativo in termini di velocità o efficienza operativa.

  1. L’autenticazione a due fattori è obbligatoria per le aziende?

In molti settori, l’adozione dell’autenticazione a due fattori è più di una semplice best practice: è una misura obbligatoria per garantire la conformità con normative sempre più stringenti sulla sicurezza dei dati. La Direttiva NIS2, già recepita in Italia attraverso il D.Lgs. 82/2024, richiede espressamente alle aziende classificate come essenziali o importanti di implementare soluzioni di autenticazione a più fattori (MFA) o di autenticazione continua, come parte delle misure minime di sicurezza per la protezione dei sistemi critici e delle informazioni sensibili.

Anche il GDPR raccomanda fortemente l’adozione di sistemi di sicurezza avanzati, tra cui la doppia autenticazione, per proteggere i dati personali e ridurre il rischio di violazioni. Per le aziende, rispettare queste normative non è solo essenziale per evitare sanzioni, ma rappresenta un passo concreto per tutelare la propria reputazione e rafforzare la fiducia di clienti e partner commerciali.

Doppia autenticazione con FortiToken: la soluzione Comitel di Fortinet

Come partner certificato Fortinet, Comitel vi propone FortiToken per elevare il livello di sicurezza degli accessi aziendali. FortiToken, disponibile sia come dispositivo fisico (USB/NFC) sia come app mobile, si integra perfettamente con le appliance FortiGate e il sistema FortiAuthenticator per offrire una gestione centralizzata e trasparente del secondo fattore di autenticazione. Grazie al provisioning automatizzato, alle policy MFA differenziate e ai report dettagliati, potrete proteggere non solo il login VPN, ma anche l’accesso alla console di amministrazione e alle applicazioni mission-critical, con un’unica piattaforma di controllo. La soluzione è progettata per adattarsi a qualsiasi dimensione d’azienda: dal rollout rapido in una PMI fino alla gestione di migliaia di token in infrastrutture enterprise, in ambienti on-premise o cloud.

Per concludere

L’autenticazione a due fattori non è più un’opzione, ma una componente essenziale di qualsiasi strategia di cybersecurity efficace. Oltre a rafforzare la protezione degli account e a contrastare l’accesso non autorizzato, rappresenta oggi una misura necessaria per allinearsi alle normative vigenti come la NIS2 e il GDPR.

Le aziende che scelgono di adottare soluzioni come FortiToken, integrate con sistemi di sicurezza avanzati e gestibili in modo centralizzato, compiono un passo concreto verso una maggiore resilienza e consapevolezza digitale.

Per chi desidera valutare l’integrazione della doppia autenticazione nella propria infrastruttura, Comitel è al fianco delle aziende con soluzioni scalabili, sicure e conformi alle più recenti direttive in materia di sicurezza informatica.

 

Se la tua azienda non ha ancora implementato l’autenticazione a due fattori, contattaci per scoprire come possiamo aiutarti a proteggere i tuoi dati e rispettare le normative di sicurezza più stringenti.

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